CAMERA A SUD IN PORTOGALLO CON IL PROGRAMMA “YOUTH WORKERS MOBILITY”

Programma erasmus +
Condividi sui social

L’anima cosmopolita della nostra associazione prende sempre più corpo, attraverso la partecipazione agli scambi internazionali, promossi dal programma europeo Erasmus plus.

Al via una nuova esperienza, dopo Spagna e Olanda è la volta del Portogallo, quattro nostre giovani socie, Erica, Stefania, Benedetta e Roberta partiranno domani per incontrare altri ragazzi e ragazze europee provenienti da Turchia, Spagna, Germania, Belgio e Romania, e per discutere di inclusione e lotta alle marginalità.

Racconteranno del progetto “Casa comune”, il centro di prossimità per senza fissa dimora che l’Associazione Camera a sud gestisce assieme a Fondazione Emmanuel e Terzo millennio, di come attraverso l’impegno di operatori altamente qualificato e tantissimi volontari/e si offrano aiuto e servizi per chi vive la strada.

Sul territorio ci impegniamo per i rifugiati e i migranti già da tempo, ma siamo certi che la partecipazione ad eventi internazionali di analisi, discussioni e proposte, siano fondamentali per comprendere meglio il contesto e le azioni da mettere in campo.

Ed è proprio per aumentare le nostre capacità sul tema, abbiamo scelto di partecipare a questo nuovo scambio europeo, a Beja, in Portogallo, per prendere parte al programma erasmus “YOUTH WORKERS MOBILITY – NO EXCLUSION, YES INTEGRATION”, dell’agenzia nazionale portoghese “Juventude em ação” e del gruppo “Glocalmusic”, dal 21 al 27 febbraio.

La scelta della location non è casuale. Infatti, Beja è una piccola cittadina, con oltre 2500 anni di storia, percorribile a piedi o in bici, in cui tutto è vicino e c’è sempre tempo per fare tutto. “Cante Alentejano”, poi, è il genere musicale tradizionale della regione, una genuina espressione, unica al Mondo, riconosciuta “Patrimonio culturale intangibile dell’umanità” dall’Unesco, nel 2014.

Il programma muove i suoi passi dalle drammatiche immagini mostrate ogni giorno dai media internazionali e dal nuovo periodo migratorio, il più grande affrontato dall’Europa, dopo la Seconda guerra mondiale. Un fenomeno che purtroppo gli Stati europei non sono ancora in grado di affrontare insieme, adottando politiche migratorie capaci di far fronte a un processo decennale che investe migliaia di persone da vicino e necessita di una soluzione urgente.

Di questo e di come gestire l’inclusione delle persone straniere si parlerà durante lo scambio europeo, che ha l’obbiettivo di promuovere l’inclusione dei rifugiati nel contesto di educazione non-formale e creare sinergie tra le organizzazioni coinvolte, nell’immaginare metodi educativi inclusivi.

“YOUTH WORKERS MOBILITY” mira così a rafforzare le competenze dei giovani operatori e dei responsabili, nell’applicazione di approcci utili ad implementare l’integrazione di giovani emarginati, provenienti da contesti di immigrazione. In più, i programmi specifici per giovani immigrati e giovani rifugiati si svilupperanno attraverso corsi di formazione.

Le quattro ragazze che rappresenteranno Camera a Sud parteciperanno a laboratori e attività per aumentare le loro capacità personali e professionali, la loro consapevolezza, la loro conoscenza e le loro abilità.

Le giornate per le quattro partecipanti saranno piene, di attività e momenti di relax, tra attività interattive e la partecipazione attiva, con presentazioni, simulazioni, giochi di ruolo e discussioni, elementi centrali del programma.

La loro sarà certamente un’esperienza formativa sia sul lato professionale, sia sul lato personale, grazie agli incontri con ragazze e ragazzi locali e provenienti dagli altri Paesi coinvolti.

Noi non possiamo essere tutti lì, ma vivremo i diversi momenti attraverso un diario, per farci raccontare questo interessantissimo progetto e utile soggiorno portoghese.