George Floyd, i murales e l’antirazzsimo oltreoceano

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L’omicidio di George Floyd ha risvegliato le coscienze di tutte e tutti, anche di coloro che vivono le prevaricazioni con profondo distacco e rassegnazione. In America ha scatenato sentimenti di rabbia profondissima, che affondano le radici nell’ingiustizia sociale e nelle discriminazioni quotidiane, che gli afroamericani sopportano da sempre; nel resto del mondo ha provocato indignazione, disgusto e solidarietà con tutti coloro che vivono soprusi e abusi. Ovunque si sono sollevati gridi di protesta e sdegno, dai social ai muri delle città, dove cittadini comuni e artisti più o meno affermati hanno trasformato sdegno e rabbia in segni di protesta e lotta. Tantissimi i murales dedicati a quest’uomo icona, tutti bellissimi. Speriamo che questa stessa capacità di lotta antirazzista e di indignazione per un fatto così grave oltreoceano, resti sempre viva, anche in Italia, anche per le ingiustizie che gli stranieri vivono sulla pelle ogni giorno, ogni ora. Per i migranti lasciati in balia delle onde, per le persone sfruttate nei campi, per le donne costrette a prostituirsi, per tutti coloro costretti a subire ingiustizie di ogni genere solo perché nati da un’altra parte del mondo!